Gastone Rossi “Leone”
All’alba del 3 settembre 1944 è deceduto, in seguito a ferita riportata per un incidente di servizio, il giovanissimo compagno Gastone Rossi.
Chi era Gastone Rossi?
Per chi non lo conosceva questo nome non significava nulla, ma per coloro che con lui sono vissuti in lunga fraternità d’armi il suo nome rappresenta un incomparabile combattente della libertà, un terribile vendicatore della patria martoriata e dilaniata dal barbaro tedesco e dal traditore fascista.
Noi, che vogliamo additarlo all’imperitura riconoscenza della nazione, stentiamo a trovare le parole della nostra ammirazione.
Però la sua fulgida figura non ha bisogno di parole per risaltare unica ed indimenticabile fra gli eroi dell’Italia.
Per lui la cronaca è epopea.
L’ 8 settembre la nostra Patria veniva aggredita da un nemico mortale, il nazifascismo che ne minacciava la distruzione completa, se i suoi figli migliori non si gettavano immediatamente nella lotta:1’8 settembre Gastone Rossi lasciava il suo modesto lavoro di fattorino e compiva la sua prima azione asportando assieme al fratello armi e munizioni al nemico.
Aveva allora 15 anni; benché giovanissimo, forse il più giovane patriota della nuova Italia, si consacrava uno dei primi, conscio del proprio dovere di operaio e d’italiano.
Da allora egli si divise con grande slancio ed indomabile energia fra il lavoro di operaio nella bottega ed il duro e pericoloso traffico d’ armi, per rifornire alla città il primo ardimentoso nucleo di partigiani costituitosi nell’Appennino bolognese, nel quale faceva parte il proprio fratello.
Dopo vari mesi di sacrifici suoi e di altri compagni, divenuto il piccolo gruppo brigata partigiana Stella rossa, Gastone non esitava a lasciare il lavoro ed il conforto che a lui ancora ragazzo la famiglia paterna offriva e si dava alla logorissima vita della macchia per impugnare contro l’odiato tedesco ed il traditore fascista quelle armi che non voleva avere soltanto trasportato.
Per mesi e mesi, da quelli rigidissimi dell’inverno a quelli soffocanti dell’estate, la macchia fu la sua casa, la lotta l’unica sua gioia, tutta la sua vita. Egli anelava con tutto il suo spirito di giovane eroico combattente a sempre nuove battaglie, ardente valorosissimo in ogni pugna. Ferito una volta, domato mai.
Gardeletta, Monte Sole, Monte Pastore, Monte Vignola ed altri ancora, nomi gloriosi per la brigata, sono nomi che consacrano tutti, ma in particolar modo il caro ragazzo che, con il suo valore personale, aveva conquistata la stima e 1’ammirazione di tutti i suoi compagni d’armi.
La dura vita di montagna lo aveva fatto uomo prima del tempo; la lotta armata l’aveva temprato come una lama d’acciaio, il suo istinto di classe già prematuro in lui si era fortificato così da renderlo completamente cosciente di ogni suo atto e già in cuor suo si preparava alle lotte del domani in difesa della classe operaia a cui apparteneva e alla quale avrebbe dato tutte le sue migliori energie.
La morte lo ha voluto raggiungere in modo beffardo. Ma anche di fronte ad essa si è comportato da forte e da prode quale egli era. Nessun rimpianto, nessun attimo di sconforto, di fronte alla sorte crudele.
Al fratello piangente ed all’accoramento del comandante Lupo egli sorrideva e diceva: «Non rattristatevi, miei cari compagni e fratelli, so di morire; solo mi dispiace di morire così, avrei voluto tanto morire in combattimento, con le armi in pugno, nell’atto supremo di colpire i nostri acerrimi nemici. Questo solo avrei tanto desiderato e null’altro. Addio cari compagni, vendicatemi!».
Sì caro e dolce ragazzo, i tuoi compagni di lotta ti vendicheranno e manterranno fede alla loro promessa. Ma se la sorte è stata con lui crudelmente ingrata, la testimonianza e la gratitudine dei compagni parano il colpo ristabilendo fulgidissimo il suo sacrificio.
Noi additiamo all’ammirazione ed alla riconoscenza della nazione: Gastone Rossi Leone.
Della patria egli ha ben meritato; essa gli è eternamente grata perché, morendo a solo 16 anni, per lei ci ha dato un esempio che non si può scordare ed una fiducia formidabile nella nostra gioventù e nel nostro avvenire.
Gloria eterna agli eroici caduti per la libertà della patria!